Nell’ambito dell’odontoiatria, vengono definite abitudini viziate tutte quelle attività ripetute che possono causare malocclusioni e disturbi del cavo orale.
In questo articolo troverete alcune indicazioni che vi saranno utili per individuare le abitudini viziate del bambino e intervenire in modo efficace per proteggere la salute del suo cavo orale.
Le abitudini pericolose per la bocca del bambino
Respirazione con la bocca
Il bambino predilige la respirazione con la bocca quando il rino-faringe è ostruito, anche solo parzialmente (il che può avvenire per cause congenite o acquisite).
I segni che permettono al genitore di accorgersi che il suo bambino respira con la bocca sono:
- disidratazione delle mucose orali,
- ipertrofia gengivale (aumento di volume delle gengive),
- Labbra screpolate.
Questa abitudine, se si protrae nel tempo, può causare ripercussioni importanti sullo sviluppo dello scheletro maxillo-facciale, dando vita a numerosi disturbi tra i quali possiamo citare malocclusioni di 2° e 3° classe.
Deglutizione infantile
Nei primi anni di vita, il bambino deglutisce posizionando la lingua tra le due arcate e contraendo la muscolatura periorale.
Verso gli 8/9 anni, al termine dell’eruzione dei denti frontali, la deglutizione cambia. La mandibola del bambino diventa più grande, mentre i tessuti linfatici diminuiscono di volume, questo dovrebbe portare ad un movimento di deglutizione in cui la lingua entra in contatto con la superficie palatina degli incisivi superiori.
Abbiamo usato il condizionale perché non sempre il bambino sviluppa una deglutizione da “adulto”. In circa il 30% degli individui, permane il meccanismo della deglutizione infantile, e questo porterà alla comparsa della malocclsione nota come “morso aperto”.
Per accorgersi della deglutizione infantile, è sufficiente che il genitore presti attenzione al movimento della bocca subito dopo che il bambino mangia o beve.
Il succhiamento del ciuccio e del dito
L’abitudine di succhiare il pollice e il ciuccio compare in modo del tutto fisiologico fin dai primi mesi di vita. Entro il 3°/4° anno di età, questo comportamento è ritenuto utile allo sviluppo maxillo facciale e aiuta a prevenire la SIDS, ma se il bambino continua a succhiare il ciuccio od il pollice anche negli anni successivi, potrebbero comparire malocclusioni e altre problematiche al cavo orale, come un’incompetenza labiale e disturbi alla fonesi.
Per molti genitori, impedire al bambino di succhiarsi il pollice può risultare molto difficile. Fortunatamente esistono alcune tecniche di comprovata efficacia, come il rinforzo positivo (dare un premio al bambino quando non si succhia il pollice o il ciuccio), oppure applicare della tintura amara sul dito.
Per ulteriori informazioni, contattate lo studio dentistico Simona Silvestri for Kids di Vallefoglia.
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